Freedom Under X Ray Official Website

Artist: Freedom Under X-Ray
Location: Orange County, CA, U.S.A.
Line-up: Eddie Figlioli (vocals), Christopher Lillie (guitar), Devon Baker (bass), T.M.Burr (drums)
Album: American Damage
Label & Pubblication Year: Kronic - Fightrock Records, 2004
Tracklist: Free The People / Take You Out / Time Keeps Ticking / In The End / No Shame / Make Believe / Don't Walk Away / Prisoner Of Society / White Eyes / Don't Tell Me / Freedom
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Nei Freedom Under X-Ray (F.U.X.) band proveniente da Orange County, CA, milita uno dei batteristi più impegnati della scena di Hollywood, come recita fra l'altro anche il suo sito web personale. T.M.Burr presta infatti le proprie evoluzioni batteristiche ad una lunga serie di bands: Tuff, Agrokulcher, The Druts, King Con, Motley Priest e Substance. I F.U.X. ci propongono 11 brani che nella maggior parte dei casi sembrano risentire dell'insegnamento di bands quali Bad Religion, Pennywise, NOFX ed Offspring. Tuttavia i nostri non si pongono limite alcuno e ci mettono pure del loro. Se ne volete un esempio sappiate che spesso ci si ritrova di fronte ai funambolici ed iper tecnici assoli della chitarra di Christopher Lillie, i quali sembrano chiaramente essere ispirati dalla scuola dell'heavy metal più classico, oppure ci si imbatte in melodie Beatlesiane o in ammiccamenti vagamente Glam Metal. "American Damage" risulta quindi un prodotto eterogeneo, che riesce nella difficile impresa di coniugare generi che sembrerebbero del tutto inavvicinabili, ottenendo un risultato finale convincente e coinvolgente. Ad aprire è una song schizzata quale "Free The People", che sembra mettere assieme solo alla Malmsteem, stacco alla Red Hot Chili Peppers, dissonanze country, un elevato tasso di Offspring ed un cantato che sembra saltar fuori da qualche session schizzata degli Heavens Gate di "Planet E.". E anche se la descrizione fa oggettivamente rabbrividire, quello che fuoriesce dalle casse fa esattamente l'effetto contrario, ve lo giuro su The Rock Explosion! "Take You Out" corre verso lidi vicini a Pennywise e Bad Religion, e con "In The End" si vanno pure a rispolverare ottime melodie Beatlesiane, senza dimenticare ovviamente le venature punk e il puntuale e prezioso apporto dell'ascia solista. "No Shame" farà la felicità dei metallers, e anche se continuo a stupirmi delle mie stesse sconsacrate scritture, potrei riferirmi ai lavori più morbidi dei tedeschi Rage, prendete "End Of All Days" per esempio. "Make Believe" con i suoi ritmi tribali è davvero un episodio senza nè arte nè parte, insomma di quelli per i quali ti senti fortunato ad avere lanciato nel lettore un cd al posto di un vinile, giusto perchè si può skippare senza alcuna fatica! Fortunatamente è questo l'unico punto debole del lavoro perchè con "Don't Walk Away" si riprende subito quota e con "Prisoner Of Society" si entra pure nel pluriderubato mondo delle melodie nate in casa Green Day. "White Eyes" sembra andare a pescare fra i tormentoni degli anni '80 partoriti dalla scena Glam metal, insomma mi riferisco alle ballate più energiche di bands quali Tuff e Motley Crue. Mentre è il classico punk'n'roll da sballo dai ritmi veloci e civettuoli ad impossessarsi di "Don't Tell Me" prima che l'ottima verve melodica insita nei refrains di "Freedom" venga a mettere la parola fine sulla prova dei F.U.X.. Ascoltare "American Damage" è una sorta di esercizio mirato ad abbattere precostituite barriere musicali, però a differenza di molti altri lavori di questo tipo i F.U.X. riescono a mantenere un invidiabile grado di buon gusto. Consigliato agli onnivori del territorio alternative!

Recensione realizzata da Rossi Bruno

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